Città del Vaticano - Questa mattina, in Piazza San Pietro, si è svolta l'Udienza generale del mercoledì presieduta da Papa Leone XIV. Migliaia di fedeli, pellegrini e gruppi religiosi provenienti dall’Italia e da tutto il mondo hanno accolto con entusiasmo il Pontefice, che ha offerto una profonda catechesi sul tema delle guarigioni operate da Gesù, ponendo l'accento sulla figura di Bartimeo, il cieco di Gerico.

Gesù e le ferite dell’uomo

“Cari fratelli e sorelle”, ha esordito Papa Leone XIV, “con questa catechesi vorrei portare il nostro sguardo su un altro aspetto essenziale della vita di Gesù, cioè sulle sue guarigioni”. L’invito rivolto ai presenti è stato quello di presentare al Cuore di Cristo “le vostre parti più doloranti o fragili”, affidando a Lui i luoghi della vita segnati da sofferenza, solitudine o senso di smarrimento.

Il Papa ha posto al centro della sua riflessione l’episodio evangelico dell’incontro tra Gesù e Bartimeo, un uomo cieco e mendicante che viveva ai margini della strada, simbolo di chi è escluso e bloccato nella propria condizione. “Bartimeo è fermo – ha osservato il Papa – mentre la folla cammina dietro a Gesù. Ha bisogno di qualcuno che lo rimetta in piedi, che lo aiuti a riprendere il cammino”.

Il coraggio di gridare e di lasciare le false sicurezze

Il Santo Padre ha sottolineato la forza del grido di Bartimeo, che diventa preghiera e richiesta di aiuto: “Signore Gesù Cristo, Figlio di Dio, abbi pietà di me peccatore”. Un grido che Gesù ascolta, fermandosi e chiamando l’uomo a sé. “Non c’è nessun grido che Dio non ascolti, anche quando non siamo consapevoli di rivolgerci a Lui”, ha affermato il Papa, esortando i fedeli a non temere di gridare a Dio dalle proprie ferite.

Un gesto centrale dell’episodio evangelico è il momento in cui Bartimeo getta via il mantello, la sua unica sicurezza. “Anche noi – ha ammonito Papa Leone XIV – dobbiamo spesso liberarci di ciò che ci protegge solo in apparenza ma che in realtà ci impedisce di camminare verso la guarigione”.

Ritrovare la dignità e rialzare lo sguardo

La catechesi si è conclusa con una riflessione sul desiderio profondo di Bartimeo, che non chiede solo di vedere ma di “alzare lo sguardo”, di ritrovare dignità e valore. “Ciò che salva Bartimeo, e ciascuno di noi – ha detto il Pontefice – è la fede. Gesù ci guarisce perché possiamo diventare liberi”. Bartimeo, una volta guarito, sceglie liberamente di seguire Gesù, diventando discepolo per amore e gratitudine.

Preghiera per le vittime di Graz

Al termine della catechesi, Papa Leone XIV ha rivolto un pensiero commosso alle vittime della tragedia avvenuta nella scuola di Graz. “Desidero assicurare la mia preghiera – ha detto – per le vittime della tragedia avvenuta nella scuola di Graz. Sono vicino alle famiglie, agli insegnanti, e ai compagni di scuola. Il Signore accolga nella sua pace questi suoi figli”.

Il Papa ha poi salutato calorosamente i numerosi pellegrini di lingua italiana presenti in piazza. Particolare attenzione è stata rivolta al pellegrinaggio dei Dottori commercialisti ed Esperti contabili italiani e internazionali: “Voi svolgete un ruolo significativo nella gestione delle risorse finanziarie. Vi incoraggio a realizzare la vostra opera con integrità e responsabilità”. Ha salutato anche vari istituti religiosi presenti, tra cui le Suore della Santa Croce di Menzingen, le Suore di Carità di Nostra Signora del Buono e Perpetuo Soccorso, i Fratelli Maristi delle Scuole e le Suore dell’Unione Internazionale Superiore Generali. A loro ha rivolto un invito a essere “testimoni incisivi del Vangelo nel mondo di oggi”. Un saluto speciale è andato anche al Movimento per l’Etica, la Cultura e lo Sport e ai fedeli di Sant’Elpidio a Mare, San Ferdinando di Puglia e Moliterno, con l’augurio di essere “discepoli coraggiosi al servizio del bene”.

Infine, come di consueto, il Santo Padre ha rivolto un pensiero ai giovani, agli ammalati e agli sposi novelli: “Domenica prossima celebreremo la solennità della Santissima Trinità. Auguro che la contemplazione del mistero trinitario vi introduca sempre più nell'Amore divino, per compiere in ogni circostanza la volontà del Signore”. Con una benedizione solenne, si è conclusa un’altra intensa mattinata in cui la voce del Papa ha risuonato come richiamo alla speranza, alla fede e alla guarigione interiore. A pranzo Leone XIV sarà con i Rappresentanti Pontifici che ha incontrato ieri.

R.S.
Silere non possum