Questa mattina si è svolta la settima Congregazione Generale preparatoria al Conclave, alla presenza di 180 cardinali, di cui 124 aventi diritto di voto. L’incontro si è tenuto presso l’Aula Nuova del Sinodo in Vaticano e ha avuto inizio alle ore 9.

Prima parte: economia e sostenibilità

Nella prima parte della Congregazione, l’attenzione si è concentrata sulla situazione economica e finanziaria della Santa Sede. Sono intervenuti in particolare cinque cardinali: Reinhard Marx, Kevin Farrell, Christoph Schönborn, Fernando Vergez e Konrad Krajewski.

Il cardinale Reinhard Marx, coordinatore del Consiglio per l’economia, ha aperto i lavori con un’ampia riflessione sulle sfide e le opportunità che la gestione economica della Santa Sede sta affrontando. In particolare, ha evidenziato l’importanza di garantire la sostenibilità delle strutture economiche, affinché possano continuare a sostenere le riforme del papato in un orizzonte di lungo periodo.

Il cardinale Christoph Schönborn, presidente della Commissione di supervisione dello IOR, ha offerto un aggiornamento sulle attività dell’Istituto per le Opere di Religione, sottolineando i passi compiuti verso una maggiore trasparenza e responsabilità. Il cardinale Fernando Vergez, presidente emerito del Governatorato dello Stato della Città del Vaticano, ha condiviso informazioni sui lavori di ristrutturazione in corso ad opera del Governatorato, offrendo uno sguardo concreto sull’amministrazione logistica e infrastrutturale dello Stato pontificio.

Il cardinale Konrad Krajewski, elemosiniere apostolico, ha parlato delle attività caritative promosse dall’Elemosineria, a servizio dei più poveri e degli emarginati, ribadendo il legame profondo tra gestione economica e missione evangelica della Chiesa.

Seconda parte: ecclesiologia, polarizzazione e vocazioni

La seconda parte della Congregazione ha visto l’intervento di 14 cardinali su diversi temi ecclesiali. Tra i più rilevanti, è emersa la preoccupazione per la polarizzazione all’interno della Chiesa e per le fratture presenti nella società. Qualcuno ha parlato di un rinnovato impegno verso la sinodalità e la collegialità episcopale, riconoscendole come strumenti privilegiati per sanare le divisioni e riscoprire la comunione. Sono stati citati ampiamente i testi conciliari Lumen gentium e Gaudium et spes, i quali sono stati disattesi fortemente durante questo pontificato il quale ha trasformato i vescovi in semplici amministratori delegati. Particolare attenzione è stata riservata anche alla dolorosa questione delle vocazioni sacerdotali e religiose, con accenti sulla necessità di una pastorale vocazionale credibile e coerente. I cardinali hanno riflettuto sul significato dell’evangelizzazione, sottolineando la necessità di una piena coerenza tra ciò che la Chiesa proclama e ciò che essa vive nella sua testimonianza quotidiana.

L’incontro si è concluso alle ore 12:30 con la preghiera della Regina Coeli.

Comunicati del Collegio cardinalizio

Al termine della Congregazione, sono stati diffusi due comunicati ufficiali. Nel primo, il Collegio dei Cardinali ha rivolto un appello al Popolo di Dio, invitandolo a vivere questo tempo come un “evento di grazia e di discernimento spirituale”, sostenendo con la preghiera l’intero processo in atto. Il testo richiama l’unità della Chiesa nel Corpo di Cristo e l’importanza di lasciarsi guidare dallo Spirito Santo, protagonista della vita ecclesiale.

Il secondo comunicato affronta due importanti questioni di carattere procedurale:

1. Il numero dei cardinali elettori: la Congregazione ha preso atto che Papa Francesco ha superato il limite dei 120 elettori stabilito dalla Universi Dominici Gregis, esercitando la sua suprema potestà. Pertanto, tutti i cardinali creati e pubblicati che superano tale numero sono elettori legittimi del prossimo Romano Pontefice, in forza del n. 36 della medesima Costituzione Apostolica.

2. La posizione del cardinale Giovanni Angelo Becciu: è stato comunicato che il cardinale ha rinunciato volontariamente alla partecipazione al Conclave “per contribuire alla comunione e alla serenità” del Collegio. La Congregazione ha espresso apprezzamento per il gesto e ha auspicato che la giustizia possa presto fare piena chiarezza sui fatti.

La prossima Congregazione Generale si svolgerà il 2 maggio 2025 alle ore 9. 

E.R.
Silere non possum