Wilhering – Questa mattina la Congregazione Austriaca Cistercense ha eletto il suo nuovo Abate Presidente: Pius Martin Maurer OCist.

L’elezione giunge in un momento particolarmente delicato per la Congregazione. Il predecessore, Maximilian Heinrich Josef Heim OCist, aveva infatti presentato le proprie dimissioni con anticipo — come Silere non possum aveva già riportato — motivandole con ragioni di salute. Dietro la decisione, tuttavia, si celano anche tensioni interne e pressioni esterne che da tempo interessano l’abbazia di Heiligenkreuz, e che hanno reso necessario per l’abate Heim rinunciare a parte degli incarichi che aveva assunto negli ultimi anni.

È stato inoltre deciso chel’abate Reinhold Dessl, del monastero di Wilhering, continuerà a ricoprire l’incarico di Primo Assistente, mentre p. Meinrad Tomann, del monastero di Heiligenkreuz, rimarrà Secondo Assistente.

Chi è Pius Martin Maurer

Pius Martin Maurer è nato il 30 aprile 1971 a Eggenburg, nella Bassa Austria, in una famiglia di origini contadine. Nel 1989 è entrato come novizio nell’abbazia cistercense di Lilienfeld, avviando un cammino monastico che avrebbe poi segnato tutta la sua vita. Ha compiuto gli studi di filosofia e teologia presso la Hochschule Heiligenkreuz, per poi perfezionarsi al Pontificio Ateneo Sant’Anselmo di Roma, dove nel 2002 ha conseguito il dottorato in Sacra Liturgia. È stato ordinato sacerdote il 22 giugno 1996 a Vienna, per mano del cardinale Christoph Schönborn. Nel corso degli anni ha ricoperto numerosi incarichi all’interno dell’ordine: ha seguito i novizi, insegnato liturgia in diversi istituti teologici, ed è stato priore del monastero di Lilienfeld dal 2005 al 2019. Nel 2019 è stato eletto abatedella stessa abbazia, incarico per il quale è stato riconfermato nell’aprile 2025 per un secondo mandato di sei anni. Accanto all’impegno monastico, Maurer ha promosso diverse iniziative culturali e pastorali, tra cui il restauro del Calvario di Lilienfeld, e presiede vari comitati legati al monastero. Nel suo stemma abbaziale compare un muro non ancora ultimato, simbolo di un’opera in continuo divenire e riferimento al suo stesso cognome (Maurer in tedesco significa “muratore”). Il suo motto, tratto dal Salmo 25,2, recita: «Deus meus, in te confido» — «Dio mio, in te confido».

G.M.
Silere non possum