Città del Vaticano - Senza clamori, senza annunci trionfali né comunicati filtrati ai giornalisti, questa mattina Papa Leone XIV ha tenuto la sua prima udienza privata da nuovo Vescovo di Roma. Il destinatario dell’incontro non è stato un capo di Stato né un alto rappresentante diplomatico, ma il Cardinale Baldassare Reina, Vicario Generale di Sua Santità per la Diocesi di Roma.

Leone XIV ha scelto di iniziare il suo ministero da Pontefice in questo modo, segnando nella pratica e non nelle parole, il suo legame con l'Urbe. Nessuna enfasi pubblica sul significato dell’incontro, ma un messaggio chiaro: il Papa intende essere, innanzitutto, il Vescovo di Roma, per i suoi preti e prendersi cura di loro. 

Dietro la sobrietà dei gesti si intravede una consapevolezza profonda. Leone XIV sa bene cosa accade dentro il Vicariato e nella Diocesi di Roma: i giochi di potere, gli intrighi, le scelte discutibili che, negli anni, hanno favorito alcuni a scapito di altri. Una realtà documentata e denunciata da tempo da voci come Silere non possum. Eppure, più che lottare con le ombre del passato, il nuovo Pontefice sembra voler guardare avanti, con lucidità, mitezza, ascolto e un passo deciso. La sua prima preoccupazione è chiara: i sacerdoti e il popolo di Dio della sua diocesi. È a loro che vuole rivolgere le sue energie e le sue cure. E per questo, nella sua prima giornata ufficiale di incontri ha scelto di incontrare il suo vicario al quale ha già espresso il desiderio di incontrare i sacerdoti. 

Un gesto insieme simbolico e concreto segna l’inizio del cammino che Leone XIV desidera intraprendere come pastore, vicino ai suoi preti e al suo popolo. L'attenzione che Papa Leone ha fin da subito riservato alle vocazioni sacerdotali, inoltre, farà sì che il Pontefice tornerà a visitare il suo seminario e a dialogare con i formatori e i futuri sacerdoti della sua diocesi. Il 31 maggio 2025 Papa Prevost presiederà le ordinazioni presbiterali, inizialmente previste per il 10 maggio nella Basilica di San Giovanni in Laterano e affidate al cardinale vicario. La celebrazione si terrà alle ore 10 nella Basilica di San Pietro.

Così ha inizio, senza clamore, un pontificato che si annuncia sobrio, attento alla vita reale della Chiesa e orientato a riscoprire le radici autentiche del ministero di Pietro. Roma, ancora una volta, è al centro: a differenza di quanto accaduto in tempi recenti, il Papa non esalta il titolo di Vescovo di Roma per sminuire quello di Sommo Pontefice. Al contrario, cura con consapevolezza e profondità proprio il suo essere Vescovo di questa Chiesa, da cui deriva – per grazia e per missione – anche la sua responsabilità universale come Pontefice della Chiesa cattolica.

d.R.M.
Silere non possum