Diocesi di Toronto

Toronto - Martedì 22 aprile 2025, alle ore 12.10, nella Cattedrale di San Michele a Toronto, Sua Eminenza il cardinale Francis Leo, arcivescovo metropolita della città, ha presieduto una solenne Santa Messa in suffragio dell’anima di Papa Francesco, scomparso nei giorni scorsi. Un momento di intensa preghiera e commozione, che ha raccolto numerosi fedeli e rappresentanti della comunità cattolica canadese.

Nell’omelia, il cardinale Leo ha offerto una riflessione profonda sulla missione del Pontefice defunto, ricordandone il ruolo e lo stile pastorale: «Abbiamo appena celebrato la Pasqua. Siamo passati dal buio alla luce. Quando muore qualcuno ci sentiamo come nel buio. Papa Francesco aveva il compito di trasmettere quella luce di Cristo. Questa Santa Messa ci fa riflettere sulla missione del Papa».

Sua Eminenza ha poi ripercorso i titoli con cui il Papa è riconosciuto nella Chiesa, spiegandone il significato con semplicità e forza spirituale: «Noi lo chiamavamo “Santo Padre” perché era il padre. Ha cercato di riflettere la paternità di Dio. Un altro titolo è “Sommo Pontefice”, costruttore di ponti. Gesù è il ponte tra cielo e terra, il Papa incarna questa missione di unire i popoli del mondo». «Vicario di Cristo», ha proseguito, «è un altro titolo. Lui ci ha indicato Cristo, ci ha aiutato a capire la persona di Gesù Cristo. Lo chiamiamo Capo e pastore perché ha il compito di prendersi cura del gregge»Pur nella tristezza della perdita, il cardinale ha voluto sottolineare la speranza cristiana: «La Santa Messa per i defunti potrebbe essere qualcosa di triste, ma noi sappiamo che Gesù ci ha detto che ci ha preparato un posto». Richiamando uno dei temi più cari a Papa Francesco, Leo ha detto: «Papa Francesco parlava spesso dello stile di Dio nelle Scritture: è vicinanza, compassione e tenerezza. Papa Francesco ha incarnato questa vicinanza quando è venuto nel nostro Paese per essere vicino agli indigeni. Ha incarnato la compassione e la tenerezza accanto a carcerati, poveri, peccatori, disabili… Ringraziamo per il dono che Papa Francesco è stato per noi».

Al termine della celebrazione, il cardinale si è rivolto ai giornalisti presenti con una dichiarazione, seguita da una breve conferenza stampa: «Alle 4.15 del mattino il mio telefono ha iniziato a illuminarsi come un albero di Natale. Il Signore provvede sempre. Ci sentiamo orfani ma dobbiamo pregare. La famiglia della Chiesa deve pregare ora, restando radicati nella fede». Rispondendo in francese, seconda lingua ufficiale del Paese parlata da molti cattolici canadesi, ha aggiunto: «Papa Francesco è stato un dono. Se devo ricordarlo in una parola, penso allo stile di Dio di cui lui ci ha parlato: vicinanza, compassione, tenerezza». Infine, in italiano, ha pregato perchè il Signore ci dia un "nuovo Santo Padre". Il porporato conosce bene la lingua italiana perchè la sua mamma è originaria di San Martino Valle Caudina, in provincia di Avellino.



L'ufficio dei Defunti - Vespro Solenne

In serata, alle 19.30, il cardinale ha presieduto i Vespri solenni per i defunti, ancora nella cattedrale di San Michele, in un clima di raccoglimento e fede. Mercoledì 23 aprile, il cardinale Leo partirà alla volta di Roma per unirsi ai confratelli cardinali in vista dei funerali di Papa Francesco e del prossimo Conclave. Francis Leo, 53 anni, è stato creato cardinale da Papa Francesco nell’ultimo concistoro del 7 dicembre 2024. Un pastore giovane e appassionato, chiamato ora a partecipare a uno dei momenti più solenni e delicati nella vita della Chiesa universale.

S.I.
Silere non possum

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