San Marino - Il Consiglio Grande e Generale della Serenissima Repubblica di San Marino ha eletto i nuovi Capitani Reggenti che guideranno lo Stato più antico d’Europa dal 1° ottobre 2025 al 1° aprile 2026. Si tratta di Matteo Rossi e Lorenzo Bugli, entrambi alla loro prima esperienza alla Suprema Magistratura, istituzione che incarna la collegialità e la rotazione tipica della tradizione sammarinese.
Matteo Rossi, dal calcio internazionale alla politica
Riminese di nascita, 39 anni, padre di due figli, Rossi ha costruito la sua formazione accademica a Bologna, laureandosi in Scienze della Comunicazione. Il suo impegno politico comincia presto: aderisce al Partito dei Socialisti e dei Democratici nel 2012, fino a diventarne presidente nel 2017. Deputato dal 2019, è oggi capogruppo consiliare del PSD, oltre a ricoprire incarichi in diverse commissioni e rappresentanze internazionali.
Accanto alla vita politica, Rossi porta con sé una forte passione per lo sport. Con la maglia del Tre Penne ha vinto due campionati e un trofeo federale, prendendo parte anche ai preliminari di Champions League ed Europa League. Non meno significativa la sua esperienza nelle nazionali giovanili sammarinesi under 19 e under 21. Funzionario al Provveditorato Scolastico, ama la cucina, lo sci, l’escursionismo e la storia.
Lorenzo Bugli, giovane voce del centro cristiano
30 anni, nato a Borgo Maggiore, Bugli ha intrapreso il suo cammino politico nel Pdcs nel 2013, divenendo Presidente dei Giovani Democratico Cristiani e rafforzando legami internazionali con il Partito Popolare Europeo. Consigliere dal 2019, rieletto nel 2024, siede in varie commissioni, in particolare in quella dedicata all’Accordo di Associazione con l’Unione Europea. Ha inoltre ricoperto ruoli di rilievo nell’Unione Interparlamentare e nell’Internazionale Democratica Centrista, di cui è oggi vicepresidente. Parallelamente, Bugli lavora nel settore commerciale e assicurativo, con esperienze nella comunicazione e nello sviluppo aziendale. Non meno significativa la sua passione sportiva: da Presidente del Murata calcio a 5 ha guidato la squadra al rilancio nelle competizioni europee, ottenendo vittorie storiche in Champions League. Attivo nel volontariato, è capo équipe della Colletta Alimentare, segno di una sensibilità sociale che accompagna la sua attività istituzionale.
I Capitani Reggenti: un’istituzione unica al mondo
La Reggenza è l’istituzione più alta e rappresentativa della Repubblica di San Marino. I due Capitani Reggenti sono infatti i Capi di Stato, eletti ogni sei mesi dal Consiglio Grande e Generale, con il mandato che inizia sempre il 1° aprilee il 1° ottobre di ogni anno. Si tratta di un’istituzione antichissima, risalente al XIII secolo, che si è evoluta da funzioni amministrative e giudiziarie a pieno ruolo politico e rappresentativo. Il carattere peculiare è la doppia reggenza, che implica una guida collegiale, e la brevità del mandato: sei mesi soltanto, per impedire la concentrazione di potere e garantire una continua rotazione. L’elezione segue regole precise: bisogna essere cittadini sammarinesi d’origine, avere almeno 25 anni ed essere consiglieri; inoltre non si può tornare in carica prima di tre anni. Il fatto che i Capitani siano sempre due e possano esercitare un controllo reciproco costituisce un ulteriore elemento di equilibrio.
Questa scelta, apparentemente insolita, esprime la filosofia politica sammarinese: il potere non appartiene a un singolo, ma è esercitato in forma collegiale e temporanea, come garanzia per l’intera comunità. Una prassi che ha contribuito alla longevità della piccola Repubblica, rendendo la Reggenza una delle istituzioni più stabili e originali al mondo.
La tradizione della Reggenza
La doppia elezione, tipica del sistema sammarinese, non rappresenta soltanto un passaggio istituzionale, ma conferma il valore di una forma di governo che da secoli si fonda sulla rotazione e sulla condivisione del potere. Con Rossi e Bugli, la Repubblica affida la sua guida a due figure giovani, con percorsi diversi ma complementari: il primo cresciuto nell’ambiente socialista e sportivo, il secondo nella tradizione democratico-cristiana e con uno sguardo internazionale.
Dal 1° ottobre, i due nuovi Capitani Reggenti entreranno in carica, assumendo il ruolo di “primi cittadini” della Repubblica di San Marino, in un semestre che li vedrà rappresentare non solo la stabilità di un’antica istituzione, ma anche l’apertura alle nuove generazioni politiche del Paese.
d.F.A.
Silere non possum