Città del Vaticano – Mercoledì 31 luglio 2025, il Santo Padre Leone XIV ha ricevuto in udienza Sua Eminenza Reverendissima il Cardinale Marcello Semeraro, Prefetto del Dicastero delle Cause dei Santi. Nel corso dell’incontro, il Pontefice ha confermato il parere affermativo espresso dalla Sessione Plenaria dei Cardinali e Vescovi del Dicastero in merito alla proposta di attribuire a San John Henry Newman il titolo di Dottore della Chiesa Universale.
Un riconoscimento che arriva dopo un lungo cammino di discernimento e che iscrive ufficialmente Newman nel novero di quei pochi — eppure fondamentali — testimoni la cui dottrina, unita a una profonda santità di vita, ha arricchito in modo duraturo la fede della Chiesa.
Chi era John Henry Newman?
Nato a Londra il 21 febbraio 1801, primogenito di sei figli, Newman fu inizialmente cresciuto nella tradizione anglicana. Da giovane, visse una conversione interiore radicale, che lo spinse a cercare la verità con tutto sé stesso, anche a costo di mettere in discussione le proprie convinzioni religiose e accademiche.
La sua vita cambiò radicalmente quando divenne uno dei protagonisti dell’Oxford Movement, corrente che cercava di recuperare l’anima cattolica dell’anglicanesimo. Le sue predicazioni a St Mary’s, la chiesa universitaria di Oxford, lo resero un riferimento per molti giovani in cerca di profondità spirituale. Nel 1845, dopo anni di studio e riflessione, Newman chiese di essere accolto nella Chiesa Cattolica, affidando la propria prima confessione a un passionista italiano, Padre Dominic Barberi. Fu ordinato sacerdote nel 1847 e fondò a Birmingham l’Oratorio di San Filippo Neri, portando in Inghilterra una forma di vita comune che coniugava lo studio, la preghiera e la missione. Nonostante i sospetti e le incomprensioni che accompagnarono alcune sue opere e posizioni, Newman non smise mai di scrivere, riflettere, difendere la verità. Il suo motto cardinalizio — “Cor ad cor loquitur”, “il cuore parla al cuore” — riassume la sua spiritualità profondamente personale e relazionale.
Nel 1879 fu creato cardinale da Leone XIII, e la sua fama di uomo di Dio e pensatore profondo crebbe anche oltre i confini britannici. Morì l’11 agosto 1890 all’Oratorio di Birmingham.
Il cammino verso la santità
La causa di canonizzazione fu aperta nel 1958. Dopo la proclamazione di Venerabile nel 1991, un primo miracoloattribuito alla sua intercessione — la guarigione inspiegabile di un diacono americano — portò alla beatificazione nel 2010 per mano di Benedetto XVI, durante il viaggio apostolico nel Regno Unito.
Un secondo miracolo, la guarigione di una donna incinta, portò alla canonizzazione nel 2019. Ora, con il riconoscimento della sua dottrina luminosa, equilibrata, capace di parlare all’intelligenza e al cuore, la Chiesa lo accoglie tra i Dottori, offrendo il suo pensiero come guida per i fedeli di oggi.
Il significato di questa proclamazione
Il titolo di Dottore della Chiesa non è un riconoscimento accademico, ma una professione ecclesiale di autorevolezza spirituale e dottrinale. Newman — uomo di pensiero, ma anche di preghiera, pastore delle anime, ma anche cercatore inquieto di verità — viene ora proposto come guida per il popolo cristiano del nostro tempo. In un’epoca segnata da polarizzazioni, da spiritualità fragili e da un pensiero spesso superficiale, Newman mostra che si può pensare con rigore e credere con umiltà.
In uno dei suoi scritti più noti, il Sermon on the Fitness of the Gospel to All Times, Newman affermava: «Una fede che non pensa cesserà presto di credere». Forse è proprio questo il cuore della sua lezione alla Chiesa: un’intelligenza della fede che non rinuncia mai al cuore, e un cuore che non teme la ragione.
p.M.F.
Silere non possum