Toronto - Il 5 maggio 2025, l’Arcidiocesi di Toronto ha ricevuto un messaggio di straordinaria importanza e spiritualità: Sua Eminenza il Cardinale Francis Leo, attualmente a Roma in vista del conclave per l’elezione del nuovo Pontefice, ha scritto ai fedeli per condividere la gravità della missione affidatagli e, soprattutto, per chiedere l’aiuto più prezioso che ogni battezzato possa offrire: la preghiera.
In un tempo in cui la Chiesa universale si prepara a scegliere il successore di Pietro, il Cardinale Leo ha voluto ribadire, con umiltà e profondità dottrinale, il significato essenziale del ministero petrino. Citando ampiamente il Catechismo della Chiesa Cattolica, ha ricordato ai fedeli che il Papa non è un semplice leader o amministratore, ma il successore dell’apostolo Pietro, custode dell’unità ecclesiale e garante della fede apostolica. Il tono della lettera è al tempo stesso paterno e solenne. Il Cardinale si mostra consapevole del peso della responsabilità affidata al Collegio cardinalizio, e non nasconde la complessità del processo: un tempo di ascolto, di confronto, di riflessione. Ma, soprattutto, un tempo di invocazione dello Spirito Santo. Perché nessuna elezione può essere autenticamente ecclesiale se non è fondata sulla docilità alla grazia. Ed è proprio per questo che Sua Eminenza ha rivolto un appello pressante ai suoi fedeli: accompagnare il conclave con la preghiera, come aveva fatto nei giorni la Congregazione generale preparatoria con un comunicato. Non una formula generica o simbolica, ma una richiesta concreta: recitare ogni giorno tre Ave Maria e il Memorare, affidando l’elezione del nuovo Pontefice alla protezione di Maria, Madre della Chiesa, in questo mese a Lei dedicato.
Il messaggio del Cardinale Leo si distingue anche per una nota profondamente ecclesiale e missionaria, in quanto richiama il senso della comunione tra il Pastore e il suo popolo, l’importanza dell’evangelizzazione, la necessità di un Papa che sia al tempo stesso “umile e coraggioso, colto e sapiente”. Nel ricordare che il Papa è il “Servo dei servi di Dio”, il Cardinale invita tutti i cristiani a riscoprire la dimensione spirituale e teologica dell’evento che si sta celebrando a Roma. Il conclave non è una semplice elezione, ma un atto ecclesiale nel quale tutta la Chiesa è coinvolta, visibilmente attraverso i Cardinali, invisibilmente ma realmente attraverso la preghiera del popolo di Dio. In un’epoca in cui l’unità della Chiesa è messa alla prova da tensioni interne e sfide culturali, la lettera del Cardinale Leo si fa voce di speranza e richiamo all’essenziale: custodire la fede, restare uniti, pregare con fiducia. In attesa che, guidati dallo Spirito, i Cardinali possano indicare alla Chiesa e al mondo il nuovo Successore del Principe degli Apostoli.
Un gesto semplice — tre Ave Maria e un Memorare al giorno — può così diventare atto di comunione universale, partecipazione reale alla vita della Chiesa, risposta concreta a un momento decisivo della sua storia.
F.P.
Silere non possum
Messaggio sulla preparazione per l’elezione del Romano Pontefice
5 maggio 2025
Sua Eminenza il Cardinale Frank Leo
Arcivescovo Metropolita di Toronto
Ai fedeli dell’arcidiocesi di Toronto:
Cari Fratelli e Sorelle,
Che Gesù e Maria dimorino nelle vostre anime.
Come sapete, mi trovo attualmente a Roma, convocato per l’immensa responsabilità dell’elezione di un nuovo Papa. Potete facilmente comprendere quanto questo compito sia gravoso. Per noi cattolici, l’ufficio petrino, la persona e il ministero del Santo Padre sono centrali nella nostra vita di fede. Il Romano Pontefice è infatti il successore dell’Apostolo di Cristo, San Pietro.
Il Catechismo della Chiesa Cattolica al n. 881 insegna:
«Il Signore fece di Simone, al quale diede il nome di Pietro, il solo fondamento della sua Chiesa. Gli affidò le chiavi della Chiesa; lo costituì pastore di tutto il gregge. L’ufficio di legare e di sciogliere che fu dato a Pietro fu pure assegnato al collegio degli apostoli unito al suo capo. Questo ufficio pastorale di Pietro e degli altri apostoli appartiene ai fondamenti della Chiesa ed è continuato dai Vescovi sotto il primato del Papa.»
Mentre i Cardinali si radunano e discutono delle varie qualità da ricercare nel nuovo Pastore universale, così come delle sfide che la Chiesa e la società più ampia devono affrontare per portare a tutti il Vangelo salvifico di Cristo, penso a voi tutti a Toronto e alla pratica e testimonianza della fede nelle nostre comunità e parrocchie. Anche se questo è un tempo molto intenso, fatto di ascolto e interrogativi, di riflessione e condivisione, l’attività più importante che svolgiamo è la preghiera. Solo l’apertura e la disponibilità allo Spirito Santo e ai suoi doni permetteranno che l’elezione papale sia gradita al Signore. L’unità del Corpo di Cristo è fondamentale, così come l’urgenza dell’evangelizzazione e della testimonianza. La missione del Papa, chiamato anche “Servo dei servi di Dio”, è quella di preservare l’integrità della fede apostolica, trasmettere con fedeltà il deposito della fede, insegnare, guidare, governare e condurre il gregge di Cristo, e di essere una forza unificante che raduna i figli di Dio nella famiglia spirituale che chiamiamo Santa Madre Chiesa.
Inoltre, ai numeri 882-883, il Catechismo afferma:
«Il Papa, Vescovo di Roma e successore di Pietro, è il perpetuo e visibile principio e fondamento dell’unità sia dei Vescovi sia della moltitudine dei fedeli. Infatti, il Romano Pontefice, in virtù del suo incarico di Vicario di Cristo e Pastore di tutta la Chiesa, ha su di essa piena, suprema e universale potestà, che può sempre esercitare liberamente. Il collegio o corpo dei Vescovi non ha autorità se non in unione con il Romano Pontefice, successore di Pietro come suo capo. Come tale, questo collegio ha potestà suprema e piena sulla Chiesa universale; ma questa potestà non può essere esercitata se non con il consenso del Romano Pontefice.»
Cari fedeli dell’arcidiocesi, vi invito tutti a unirvi a me nella preghiera con intensità e sincerità affinché ai Cardinali siano donate la sapienza e il discernimento dall’Alto; affinché lo Spirito del Cristo Risorto discenda con potenza e abbondanza sui Cardinali riuniti nella Cappella Sistina e affinché colui che sarà scelto nel prossimo conclave come Successore del Principe degli Apostoli sia degno e santo, umile e coraggioso, colto e sapiente.
Preghiamo insieme ogni giorno almeno tre Ave Maria e il Memorare per questa specifica intenzione.
In questo mese dedicato in modo speciale a Maria, Madre della Chiesa, nostra madre spirituale nella fede, cioè nell’ordine della grazia, la sua intercessione sia invocata ogni giorno, il suo nome sia lodato da tutti i fedeli e la purezza della sua fede sia incarnata da tutti coloro che portano il beato nome di cristiani.
Vi chiedo anche di pregare per me e per il mio ministero, sia a Toronto che ora in modo particolare come Cardinale elettore nella Città Eterna.
Vostro devoto in Gesù, con Maria,
Frank Cardinale Leo
Arcivescovo Metropolita di Toronto