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Città del Vaticano - Il 19 maggio 2025 la Sala Stampa della Santa Sede ha comunicato la nomina, voluta da Papa Leone XIV, del nuovo Gran Cancelliere del Pontificio Istituto Teologico “Giovanni Paolo II” per le Scienze del Matrimonio e della Famiglia: si tratta del Cardinale Baldassare Reina, Vicario Generale di Sua Santità per la Diocesi di Roma e Gran Cancelliere della Pontificia Università Lateranense.
Una notizia importante, che segna un ritorno a una prassi consolidata e coerente con l’identità dell’Istituto: quella per cui il Gran Cancelliere coincide con il Vicario del Papa per la Diocesi di Roma, figura che già ricopre lo stesso ruolo per l’Università Lateranense, nella quale l’Istituto è nato.
Una scelta in controtendenza
Non sempre è stato così. Il 15 agosto 2016, con un gesto tipico del suo stile, Papa Francesco decise una deroga agli Statuti allora vigenti (in particolare all’articolo 6), nominando Mons. Vincenzo Paglia Gran Cancelliere dell’Istituto. Lo stesso comunicato vaticano lo precisava senza ambiguità: si trattava di un’eccezione espressamente voluta dal Pontefice. Paglia, pupillo della Comunità di Sant'Egidio, è un personaggio discusso e già all'epoca coinvolto in procedimenti giudiziari imbarazzanti, oltre a distinguersi per posizioni pubbliche contrarie alla morale cattolica in materia di matrimonio, sessualità e bioetica.
Fu una scelta divisiva, che sancì una rottura rispetto alla tradizione dell’Istituto, nato nel solco del magistero di San Giovanni Paolo II e della sua visione (in realtà, la visione della Chiesa) del matrimonio e della famiglia fondata sulla verità del Vangelo. Fino al 2006, infatti, il preside dell’Istituto coincideva con il rettore della Lateranense; poi Benedetto XVI ne sancì l’autonomia, pur mantenendo un saldo legame con la sede universitaria del Papa. La nomina di Paglia nel 2016 segnò una frattura profonda, che accompagnò anche la ristrutturazione forzata dell’Istituto e l’allontanamento di numerosi docenti storici, in nome di una “nuova teologia pastorale” dai contorni spesso ambigui.

Una nomina che guarda al futuro… tornando all’origine
Con la scelta del Card. Baldassare Reina, Leone XIV non ha modificato formalmente gli Statuti – i quali, dopo la riforma del 2019, attribuiscono comunque al Papa la nomina diretta del Gran Cancelliere e non prevedono che debba essere una persona specifica – ma ha voluto ripristinare la linea istituzionale tradizionale, restituendo alla guida dell’Istituto una figura di garanzia, rappresentativa della Santa Sede e della sua unità. Questa decisione comporta l’estromissione di Vincenzo Paglia, che negli anni ha più volte scandalizzato il mondo cattolico con affermazioni giudicate incompatibili con la dottrina della Chiesa, sia sul matrimonio che sulla vita umana. Ci si augura che a questa esclusione segua presto anche la revoca delle sue altre responsabilità ecclesiali, a tutela della verità e della fedeltà al Vangelo.
Chi è e cosa fa il Gran Cancelliere
Nel panorama delle istituzioni accademiche ecclesiastiche, il Gran Cancelliere rappresenta una figura cardine, garante del legame dell’Istituto con la Santa Sede e della sua fedeltà al magistero della Chiesa.
Secondo l’articolo 5 degli Statuti attualmente in vigore, egli è nominato direttamente dal Papa e ha tra i suoi principali compiti:
1. Promuovere l’identità ecclesiale e la qualità scientifica dell’Istituto;
2. Vigilare sulla fedeltà alla dottrina cattolica e sul rispetto degli Statuti;
3. Proporre alla Congregazione per l’Educazione Cattolica i nomi dei candidati a ruoli chiave (Preside, Vice-presidi, docenti…);
4. Ricevere la professione di fede del Preside;
5. Conferire o revocare la missione canonica ai docenti;
6. Richiedere il nulla osta per i dottorati honoris causa;
7. Proporre i Vice-Presidi delle Sezioni extra-urbane;
8. Firmare i diplomi ufficiali dei Dottorati;
9. Convocare e presiedere il Consiglio Superiore dell’Istituto;
10. Informare regolarmente la Congregazione per l’Educazione Cattolica sullo stato accademico, morale ed economico dell’Istituto.
Un ruolo di garanzia e di unità
Il Gran Cancelliere è dunque molto più di una figura onorifica: deve essere il garante dell’orientamento ecclesiale dell’Istituto, custode della sua fedeltà alla Chiesa, promotore della comunione e dell’unità accademica.
Di questo istituto fu preside anche Mons. Pierangelo Sequeri, teologo ambrosiano che si è sempre distinto per le sue capacità e la fedeltà alla dottrina. Al momento il preside è Mons. Philippe Bordeyne.
S.V.
Silere non possum