Città del Vaticano – Oggi, 24 novembre 2025, in Vaticano sono arrivati i pellegrini della Lettonia per il Giubileo della Speranza. Nella stessa mattinata, Papa Leone XIV ha accolto in Udienza il Primo Ministro lettone, Evika Siliņa.
L’incontro con il Primo Ministro: dialogo politico, radici cristiane e l’urgenza della pace
Il Santo Padre Leone XIV ha ricevuto in Udienza il Primo Ministro della Repubblica di Lettonia, S.E. la Sig.ra Evika Siliņa, accompagnata in seguito da un incontro in Segreteria di Stato con il Cardinale Pietro Parolin e Mons. Paul Richard Gallagher. I colloqui, descritti come “cordiali”, hanno confermato il clima positivo delle relazioni diplomatiche tra Riga e la Santa Sede. Durante la conversazione, è stato espresso “compiacimento per le buone relazioni” e riconosciuto “il positivo contributo della fede cristiana e dell’operato della Chiesa cattolica nella società lettone”. Un passaggio non formale: la Lettonia, crocevia tra memoria sovietica e riaffermazione identitaria europea, continua a riconoscere alle comunità cristiane un ruolo culturalmente decisivo nel ricostruire un tessuto sociale segnato da trasformazioni rapide.
Ampio spazio è stato dedicato anche alla situazione internazionale, con un’attenzione specifica al conflitto in Ucraina. È stato sottolineato l’impegno per “le prospettive di pace per la fine della guerra”, in un momento in cui l’intera regione baltica avverte con particolare sensibilità le ripercussioni geopolitiche del conflitto. Il comunicato della Santa Sede, asciutto ma eloquente, sintetizza così l’orientamento della Santa Sede: continuità diplomatica, centralità del dialogo, sostegno alla stabilità regionale e valorizzazione del contributo delle comunità religiose alla vita pubblica.

Il pellegrinaggio nazionale: identità, speranza e la forza della tradizione
Sempre nel Palazzo Apostolico Vaticano si è svolto un secondo incontro, questa volta di carattere pastorale. Papa Leone XIV ha accolto i partecipanti al Pellegrinaggio Nazionale della Lettonia, giunti a Roma nell’Anno Giubilare e nel centesimo anniversario del primo pellegrinaggio lettone ufficiale. Il Pontefice ha aperto l’udienza ricordando che Roma è “casa per tutti i cristiani” perché qui “i grandi apostoli Pietro e Paolo hanno dato la testimonianza suprema del Vangelo diventando martiri per la fede”. Ripercorrendo il legame tra la Lettonia e la Chiesa universale, Leone XIV ha richiamato la visita di Papa Francesco nel 2018, quando il Paese celebrava il centenario dell’indipendenza. Ha riconosciuto le difficoltà del passato e il peso che l’attuale conflitto in Ucraina esercita sulla memoria storica dei lettoni. Il filo conduttore del discorso è stato il tema del Giubileo della Speranza. Il Papa ha spiegato che: la speranza «non significa avere tutte le risposte», invita a «riporre la nostra fiducia in Dio» e chiede di «seguire Cristo più da vicino». Ha citato l’intellettuale lettone Zenta Maurina, ricordando le sue parole: «le vostre radici sono in cielo». Un riferimento identitario, che lega storia nazionale e fede cristiana. Leone XIV ha offerto poi una riflessione sul valore del pellegrinaggio: un’esperienza che “ci allontana dalla routine e dal rumore della vita quotidiana” e permette di “sentire più chiaramente la voce di Dio”. Il pellegrinaggio, ha insistito, non finisce a Roma: i suoi “semi” devono “mettere radice nel vostro discepolato quotidiano e dare frutto nella vostra vita”. Il Papa ha concluso affidando i pellegrini all’intercessione di Maria, impartendo una benedizione speciale “ai malati, agli anziani, ai bambini”.
d.F.C.
Silere non possum