Lunedì 27 maggio 2024 la Sala Stampa della Santa Sede ha pubblicato la notizia delle dimissioni di S.E.R. Mons. Gabriel Antonio Mestre, arcivescovo di La Plata. Si tratta dell'uomo scelto da Bergoglio per succedere al suo pupillo: Víctor Manuel Fernández, il quale è stato nominato prefetto del Dicastero per la Dottrina della Fede. Il Papa le ha formalmente accettate ma, come è prassi da quando Francesco è regnante, non vengono più specificate le motivazioni e i canoni ai sensi dei quali vengono presentate le dimissioni da parte dei vescovi.
Le dimissioni di Mons. Antonio Mestre, però, giungono a seguito di una richiesta formulata personalmente da Papa Francesco. Il presule, classe 1968, ha solo 55 anni e le sue dimissioni non sono, al momento, foriere di ulteriori incarichi.
Monsignor Mestre scrive in una lettera indirizzata alla diocesi: «Giorni fa, la Santa Sede mi ha convocato a Roma per un dialogo su alcuni aspetti della diocesi di Mar del Plata dopo il mio trasferimento all'arcidiocesi di La Plata quando sono stato nominato arcivescovo metropolitano da Papa Francesco. Nella Città Eterna, dopo aver affrontato alcune percezioni diverse con ciò che è successo nella diocesi di Mar del Plata dal novembre 2023 ad oggi, Papa Francesco mi ha chiesto di dimettermi dalla sede platense. Con profonda pace e totale rettitudine di coscienza davanti a Dio per come ho operato, confidando che la Verità ci rende liberi (cfr. Gv 8,32), e con obbedienza filiale e teologale al Santo Padre, ho immediatamente redatto la mia rinuncia, che è stata accettata e resa pubblica oggi».
Il presule, quindi, rende noto che le dimissioni sono avvenute a motivo di una richiesta esplicita da parte del Papa che avrebbe interpretato in modo diverso dal suo alcuni accadimenti. Come al solito, però, le motivazioni vere e proprie non vengono rese note.
«Oggi smetto di essere il vostro pastore - scrive l'Arcivescovo. Voglio dirvi che sono stato molto felice questi otto mesi e mezzo ed è per questo che vi ringrazio di cuore. Ho goduto di ogni incontro con i laici e i laiche di tutte le età, con i consacrati e consacrate, con i seminaristi, i diaconi, i presbiteri e i vescovi ausiliari. Grazie per avermi fatto sentire a casa! Grazie per i gesti di delicatezza e gentilezza in ogni visita! Grazie per avermi invitato a far parte della loro vita! Ho potuto davvero sperimentare la diversità e la profondità della fede in Dio di molti di voi, fede impegnata che mi ha costruito e arricchito più di una volta».
Ancora una volta siamo di fronte ad un vescovo giovane che si dimette dopo pochi mesi di governo. Perchè? Quali sarebbero i gravi motivi per cui è stato costretto alle dimissioni?
