Castel Gandolfo — In un’atmosfera di raccoglimento e fraternità, Papa Leone XIV ha ricevuto questa mattina nel Palazzo Apostolico di Castel Gandolfo circa duecento religiose appartenenti a diversi Istituti femminili di vita consacrata. Le presenti erano impegnate in Capitoli generali e Assemblee, occasioni di discernimento e aggiornamento carismatico. Tra gli istituti: il Pontificio Istituto Missioni Estere (PIME), le Maestre Pie Filippini, le Maestre Pie Venerini, le Figlie della Chiesa, le Salesiane Oblate del Sacro Cuore, le Suore Francescane Angeline, le Oblate di Gesù e Maria, e le Scolopie.
Nel suo discorso il Pontefice ha voluto riflettere con loro sul senso e il valore ecclesiale della vita religiosa, partendo dal contesto dei loro Capitoli: momenti in cui — ha detto — «vi siete riuniti per pregare, confrontarvi e riflettere insieme su ciò che il Signore vi chiede per il futuro».
«Siete tasselli unici di un disegno che vi supera»
Richiamando il Concilio Vaticano II e gli insegnamenti dei suoi predecessori, Leone XIV ha sottolineato come ogni Istituto incarni un aspetto specifico della vita e dell’opera del Popolo di Dio: dalla missione ad gentes, all’educazione, all’amore per la Chiesa, alla vita liturgica e contemplativa. In questa pluralità carismatica, ha detto, si manifesta «l’unica ed eterna realtà che le anima tutte: l’amore di Dio per l’umanità». Particolare rilievo è stato dato all’importanza del discernimento comunitario, della docilità allo Spirito Santo e della capacità di leggere l’eredità dei Fondatori alla luce delle sfide del presente. «Avete formulato linee-guida che contengono richiami fondamentali», ha osservato il Papa, citando tra gli altri: la promozione della pace, il radicamento della speranza in Dio, la corresponsabilità pastorale nelle Chiese locali.

La luce di Cristo «che mai si esaurisce»
«Siate piccole luci» — ha esortato il Santo Padre — «che contribuiscono a diffondere su tutta la terra la luce di Cristo, che mai si esaurisce». La vita religiosa, ha insistito, non è un cammino privato di perfezione, ma parte del grande progetto di salvezza con cui Dio desidera condurre l’umanità a sé «come una sola grande famiglia». A conclusione dell’incontro, Papa Leone XIV ha pregato con le religiose recitando il Padre Nostro e impartendo la sua benedizione. Un incontro semplice vissuto nella sobrietà propria della quiete estiva di Castel Gandolfo.
Angelus e Santa Messa
Il soggiorno del Papa nella residenza estiva dei Castelli Romani proseguirà fino al pomeriggio del 20 luglio. Domani, domenica 13 luglio alle ore 10 il Santo Padre presiederà la Santa Messa nella Parrocchia Pontificia di San Tommaso da Villanova, mentre a mezzogiorno guiderà la preghiera dell’Angelus dalla Piazza della Libertà, davanti al Palazzo Apostolico. Un momento che si preannuncia partecipato anche dai fedeli e dai villeggianti presenti sul posto.
s.V.E.
Silere non possum