Viviamo in un tempo in cui la velocità dell’informazione supera di gran lunga la nostra capacità di assimilarla. Scorriamo i feed social distrattamente, clicchiamo su titoli che sembrano fatti apposta per suscitare rabbia o stupore, condividiamo senza pensarci troppo. È in questo contesto che le fake news trovano terreno fertile. Leone XIV ha ricordato poco dopo essere stato eletto: «disarmiamo la comunicazione da ogni pregiudizio, rancore, fanatismo e odio; purifichiamola dall’aggressività. Non serve una comunicazione fragorosa, muscolare, ma piuttosto una comunicazione capace di ascolto, di raccogliere la voce dei deboli che non hanno voce. Disarmiamo le parole e contribuiremo a disarmare la Terra. Una comunicazione disarmata e disarmante ci permette di condividere uno sguardo diverso sul mondo e di agire in modo coerente con la nostra dignità umana».

Un compito tutt’altro che semplice, soprattutto nell’epoca dei social, dove ogni parola divide e ciascuno si sente autorizzato a dire la sua anche su ciò che non conosce. Ricordo bene quando...

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