Città del Vaticano - Domenica 27 aprile 2025 dopo la celebrazione delle esequie di Papa Francesco, che si sono svolte ieri in Piazza San Pietro, i cardinali si sono ritrovati oggi nella Basilica di Santa Maria Maggiore. In occasione della domenica della Divina Misericordia, hanno celebrato i secondi vespri, sostando poi in preghiera davanti alla tomba del Pontefice defunto e all’immagine venerata della Salus Populi Romani.
Tuttavia, l’atmosfera raccolta della celebrazione è stata turbata da profonde perplessità e malumori. Un prelato presente ha rivelato che, per poter seppellire Papa Francesco nel luogo da lui desiderato, è stato demolito un'antico portale. “Un abuso artistico in pieno stile Bergoglio – ha commentato – il quale tenta di cancellare addirittura la storia e l’arte per farsi celebrare anche da morto”. Il progetto della nuova sepoltura, anonimo e realizzato senza alcun rispetto del patrimonio artistico culturale, è stato definito da più voci come “esteticamente brutto” e assolutamente dissonante rispetto al prestigioso contesto architettonico di Santa Maria Maggiore.

Un parroco, parlando con noi a margine della celebrazione, ha aggiunto: “Noi siamo soliti lamentarci delle rigide regole dei beni culturali che ci vincolano nelle nostre parrocchie, ma dopo aver visto cosa è stato permesso qui, non mi lamenterò mai più”.
Particolarmente fuori luogo anche le parole dell’arcivescovo emerito di Cracovia, il cardinale Stanisław Dziwisz, il quale ha già parlato di "santità". A differenza del 2005, però, questa richiesta non è stata urlata dal popolo in Piazza San Pietro e in queste ore la stampa ha parlato di "folla di giovani al secondo giorno di novendiali". In realtà, come è noto, i giovani erano in Piazza San Pietro per il Giubileo degli adolescenti che era organizzato da mesi e avrebbe dovuto vedere canonizzato Carlo Acutis. Le parrocchie, le scuole e le altre realtà hanno accolto centinaia di migliaia di ragazzi che hanno dormito in palestre e strutture su materassini e sacco a pelo. I numeri potranno essere valutati solo nella giornata di domani, dove ci sarà il terzo giorno di novendiale e non vi sarà alcuna concomitanza di eventi.
Un confratello del porporato polacco afferma: “Certo, per lui con i soldi si può comprare anche la santità. Lo ha dimostrato in tutti gli anni in cui è stato al fianco di Giovanni Paolo II, quando bastavano delle generose offerte al segretario per ottenere una berretta rossa o uno zucchetto bianco. Ma la santità è una cosa seria, e qui non ve n’è neppure l’ombra”.
La celebrazione dei vespri si è svolta senza alcuna predicazione da parte dei cardinali. Dopo il canto del Magnificat e la preghiera silenziosa presso la tomba, i porporati sono tornati rapidamente alle loro abitazioni. Domani mattina, alle ore 9, è prevista la quinta Congregazione Generale preparatoria, nella quale – secondo quanto trapela – si dovrebbe finalmente entrare nel vivo della discussione sul futuro della Chiesa.
A.M.
Silere non possum