Città del Vaticano - Questa mattina, martedì 22 aprile 2025, si è svolta la prima congregazione generale preparatoria per il futuro conclave. I cardinali si sono riuniti alle ore 9 nell’Aula Nuova del Sinodo, su convocazione del cardinale decano, come spiegato ieri.
Alla riunione hanno preso parte circa cinquanta cardinali, ovvero coloro già presenti a Roma. Molti altri, specialmente provenienti da altri continenti, sono ancora in viaggio e non hanno potuto raggiungere l’Urbe in tempo utile. Come rivelato ieri da Silere non possum, diversi cardinali stranieri hanno espresso malcontento per la rapidità della convocazione, ritenuta da alcuni eccessivamente affrettata, rendendo di fatto impossibile una partecipazione tempestiva.
La congregazione odierna, tuttavia, ha avuto un carattere prettamente tecnico e si è conclusa rapidamente. Si è trattato di un incontro necessario per decidere le date della traslazione della salma del Pontefice defunto e delle Esequie. A partire da lunedì 28 aprile 2025, le congregazioni generali assumeranno un taglio più ecclesiologico e orientato al governo della Chiesa. Saranno quelle le occasioni in cui i cardinali affronteranno i temi più urgenti per la vita della Chiesa e rifletteranno sul profilo del successore di Papa Francesco.
Nel corso della riunione di oggi, i cardinali hanno anche deliberato sulla traslazione della salma del pontefice defunto. Il corpo di Papa Francesco sarà portato domani nella Basilica di San Pietro, lasciando così libera Casa Santa Marta per l’organizzazione degli alloggi destinati ai cardinali elettori. I funerali del Pontefice saranno presieduti dal Cardinale Giovanni Battista Re e avranno luogo sabato 26 aprile in piazza San Pietro. La seconda Congregazione generale preparatoria si svolgerà domani pomeriggio alle 17.
Fra gli adempimenti di questa mattina c'è stato anche il sorteggio di tre cardinali della Commissione che assiste il Camerlengo di Santa Romana Chiesa per le decisioni ordinarie.

Gli avvoltoi sul Conclave
Nel frattempo, fuori dai cancelli prospicienti l’Aula Paolo VI, la pressione mediatica è già esplosa. I giornalisti hanno assalito i cardinali in transito verso l’Aula del Sinodo. Ieri sera nei salotti televisivi sono intervenuti sciacalli come Massimo Franco, i quali sono sempre pronti a dare visioni falsate della realtà. Questa mattina tutta la stampa mondiale offre intere pagine - alcuni giornali hanno un unico tema - dove parlano del pontificato di Francesco, senza offrire una visione oggettiva della realtà e dove si fanno già i nomi del successore.
Molti hanno scelto saggiamente di ignorare le telecamere e proseguire in silenzio, mentre altri – in particolare personalità note per un certo narcisismo patologico – si sono fermati a concedere dichiarazioni. È il caso, ancora una volta, del cardinale Gianfranco Ravasi, il quale non ha perso l’occasione per lasciarsi andare a considerazioni vacue e autoreferenziali. Un atteggiamento che ben si addice a colui che, pur avendo appoggiato con convinzione l’elezione di Jorge Mario Bergoglio, ha poi visto naufragare tutti i suoi progetti culturali sotto il pontificato di Francesco – senza mai ammettere pubblicamente il proprio disappunto, forse frenato solo da un orgoglio mai domato e un narcisismo con il quale non ha mai fatto i conti.
I prossimi giorni si preannunciano difficili e carichi di tensione. In queste ore, numerosi fedelissimi del defunto Pontefice si stanno recando alla cappella della Domus Sanctae Marthae per rendere omaggio. Colpisce però la composizione di questi omaggi: a predominare sono i laici, mentre le presenze ecclesiastiche si riducono alle figure protocollari o a coloro che, per obbligo di ruolo, non possono sottrarsi. Si apre così una fase delicata per la Chiesa universale. Mentre questo Battage mediatico (che qualcuno definisce Battage) imperversa sulla Chiesa Cattolica, siamo invitati a pregare e a invocare lo Spirito Santo su quelli che sono chiamati a scegliere il Successore di Francesco. Pregando il Signore che si inizi a mettere il bene della Chiesa e delle proprie anime al centro, piuttosto che i desiderata mediatici. Si inizi a parlare di Gesù Cristo, piuttosto che di tematiche sociali sterili.
p.E.R.
Silere non possum
