Città del Vaticano - È iniziato ufficialmente il trasferimento dei Cardinali elettori nella Domus Sanctae Marthae, in vista dell’imminente Conclave per l’elezione del nuovo Pontefice. Da oggi, infatti, i porporati potranno prendere possesso delle proprie stanze nelle due strutture: l’edificio di Santa Marta Vecchia e la parte più recente, Santa Marta nuova, entrambe situate all’interno del territorio della Città del Vaticano, una di fronte all'altra.
I posti sono stati assegnati per sorteggio. Ma come sono queste stanze? Ecco alcune immagini esclusive.
Il trasferimento avviene nel rispetto di quanto stabilito dalla Costituzione Apostolica Universi Dominici Gregis, che regola lo svolgimento dell’elezione del Romano Pontefice. Come stabilisce il n. 42 della Costituzione, “tutti i Cardinali elettori dovranno aver avuto e preso conveniente sistemazione nella cosiddetta Domus Sanctae Marthae” prima dell’inizio delle operazioni elettive. In questa fase, si garantisce ai Cardinali una sistemazione adeguata, e se necessario, la presenza di personale medico o infermieristico debitamente autorizzato. Dal momento dell’inizio delle operazioni del Conclave – come stabilito dai numeri 43 e seguenti della Costituzione – l’accesso alla Domus Sanctae Marthae sarà rigorosamente limitato. Essa, insieme alla Cappella Sistina e ad altri ambienti liturgici designati, sarà chiusa a ogni persona non autorizzata, sotto l’autorità del Cardinale Camerlengo e dei suoi collaboratori.
Durante il periodo del Conclave, i Cardinali elettori dovranno osservare il massimo riserbo: è fatto loro divieto di intrattenere qualsiasi forma di comunicazione con l’esterno (n. 44), se non in casi di comprovata necessità e con il permesso della Congregazione particolare. Anche coloro che lavorano all’interno della Città del Vaticano in quei giorni dovranno astenersi da ogni forma di contatto con i Cardinali, come stabilito dal n. 45.
Accanto ai Cardinali saranno presenti alcune figure necessarie al corretto svolgimento dell’elezione, tra cui il Segretario del Collegio Cardinalizio, i Cerimonieri, confessori di diverse lingue, medici e personale addetto alla logistica. Tutti saranno preventivamente approvati dal Camerlengo (n. 46) e tenuti al giuramento di segretezza (nn. 47-48), la cui violazione comporta la scomunica latae sententiae. Con il trasferimento a Santa Marta si apre dunque una nuova fase del processo elettivo, vissuta nella sobrietà e nel silenzio che il momento richiede. La Chiesa entra in un tempo di discernimento, preghiera e attesa, mentre i Cardinali si preparano a eleggere il Successore di Pietro.
T.M.
Silere non possum