Città del Vaticano - Nella solennità dell’Assunzione della Beata Vergine Maria, Papa Leone XIV, dopo aver presieduto la Santa Messa nella Parrocchia Pontificia di San Tommaso da Villanova a Castel Gandolfo, ha raggiunto la piazza antistante il Palazzo Apostolico per recitare l’Angelus con i fedeli e i pellegrini presenti.
Rifacendosi alle parole del Concilio Vaticano II contenute nella Lumen gentium, il Pontefice ha descritto Maria come “immagine e inizio della Chiesa” e “segno di sicura speranza e di consolazione” per il popolo di Dio in cammino. Ha ricordato come la Vergine, assunta in cielo in anima e corpo, sia “icona di speranza per i suoi figli pellegrini nella storia” e, citando Dante, l’ha definita “fonte viva di speranza” per l’umanità.
Collegandosi al tema giubilare Pellegrini di speranza, Leone XIV ha sottolineato che il pellegrino ha bisogno di una meta capace di orientare il viaggio e ravvivare la fiducia nei momenti di fatica: “Nel cammino dell’esistenza, questa meta è Dio, Amore infinito ed eterno”. Il Papa ha invitato a guardare a Maria come alla compagna di questo pellegrinaggio, colei che con il suo “sì” ha creduto alla Parola e ha raggiunto “la patria, nell’abbraccio di Dio”.
Dopo la preghiera mariana, il Pontefice ha affidato alla Vergine Assunta l’invocazione per la pace, ricordando le parole di Pio XII nel proclamare il dogma nel 1950, a pochi anni dalla fine della Seconda guerra mondiale: «Vi è da sperare che tutti coloro che mediteranno i gloriosi esempi di Maria abbiano a persuadersi sempre meglio del valore della vita umana», e auspicava che mai più si facesse «scempio di vite umane, suscitando guerre»". “Quanto sono attuali queste parole!”, ha commentato, denunciando la violenza che continua a insanguinare il mondo e ribadendo che “non dobbiamo rassegnarci al prevalere della logica del conflitto e delle armi”.
Infine, Leone XIV ha salutato i gruppi presenti in piazza, tra cui la comunità di evangelizzazione universitaria proveniente dall’Honduras, le famiglie del Movimento dell’Amore Familiare e un gruppo di sposi e fidanzati legati a Santa Rita.
C.A.
Silere non possum